Mostra fotografica “Libano. Sospesi. In Bilico.”

Libano. Sospesi. In bilico. è una mostra fotografica di Andrea Signori e Silvia Mazzocchin.
Attraverso le fotografie si vuole raccontare alcune tra le criticità del Libano, in materia di diritti umani.
Dalla rivoluzione del 2019 alle continue proteste popolari, dalla disastrosa esplosione al porto di Beirut dell’agosto del 2020 alla condizione delle impiegate domestiche immigrate, la mostra vuole portare alla luce le questioni che attanagliano il paese e che mettono a repentaglio il già fragile equilibrio nella convivenza tra le comunità Siriane e libanesi.

La mostra è stata allestita in due occasioni. La prima presso la Villa Borromeo (San Giorgio in Brenta, PD) il 25 novembre 2022 e la seconda presso il Centro Universitario Padovano il 20 dicembre 2022.

Descrizione e Linktree della mostra qui.


I fotografi

Andrea Signori è un fotografo freelance e di corporate commerciali, laureato in Scienze Politiche, è diplomato presso la prestigiosa Scuola Romana di Fotografia e Cinema. L’interesse per il mestiere di fotoreporter si è evoluto osservando i fenomeni che legano l’uomo al territorio, nei suoi legami più profondi, realizzando lavori in Italia, Africa ed est Europa. I suoi reportage sono pubblicati nelle più importanti riviste italiane e internazionali tra cui Newsweek, Vanity Fair, Terra Mater, Courrier International, Panorama, 7, Corriere Della Sera e Repubblica. E’ contributor dell’agenzia parallelozero.

Silvia Mazzocchin è narratrice multimediale, viaggia il mondo per raccontare le storie dei rifugiati. Attualmente vive in Giordania e si occupa della parte comunicativa della ONG Jesuit Refugee Service. Ha già lavorato in Libano nel settore umanitario, occupandosi delle rivolte e delle problematiche della società civile libanese. Si considera una persona curiosa, in particolare riguardo al mondo, alle persone e agli incontri. Una delle sue convinzioni è che le storie, con le parole e le immagini, hanno il potere di creare conoscenza, connettere le persone e creare nuovi orizzonti comuni.


La mostra è realizzata dall’Osteria Volante con il contributo della Regione Veneto e del Comune di Padova e la collaborazione di Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Jardin de los Ninos ONLUS e Spaccature APS.

 

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